ABRAXAS eฬ€ uno dei cavalli diย Eolo e fin qui tutto bene.

Percheฬ Eolo eฬ€ il dio dei venti, monopolio assoluto del settore, quella che gli addetti ai lavori definirebbero, senza ombra di dubbio, una rendita di posizione.

Peroฬ€ non eฬ€ tutto cosiฬ€ semplice come sembrerebbe.

ABRAXAS eฬ€ innamorato, entusiasticamente ricambiato, a quanto pare, di una splendida ragazza delle sue parti.

Siฬ€, eฬ€ un cavallo, siamo dโ€™accordo, ma la cosa non deve stupirci piuฬ€ di tanto.

Dโ€™altronde la mitologia eฬ€ un luogo strano, in cui gli dei si accoppiano con le giovenche, esili principesse uccidono nerboruti guerrieri e gli eroi invulnerabili hanno sempre un punto debole, fosse anche sul tallone, sullo sternocleidomastoideo o, dio non voglia, in altri posti che la decenza vieta di nominare.

E quindi, sulla carta, tutto sembrerebbe andar bene.

ABRAXAS ha il suo bravo posto fisso, al servizio di Eolo e una bella ragazza ad aspettarlo, con cui amoreggiare, finito il suo turno di lavoro.

Se non fosse per un piccolo particolare.

Il padre della ragazza.

Un tipo testardo, ottuso, allโ€™antica, che ha molto da obiettare su questo grande amore e non tanto per la natura equina di ABRAXAS, percheฬ, come abbiamo visto, in mitologia si son viste cose ben piuฬ€ strane.

Piuttosto per il lavoro, che questi addetti del settore eolico, si sa, son tipi incostanti e inaffidabili, oggi a sud e domani a nord, ieri gelidi e domani bollenti, impetuosi per una settimana e fiacchi il mese successivo.

Insomma, non esattamente il genere di genero a cui un suocero, sospettoso e conservatore, darebbe in sposa la propria adorata figlia.

E quindi che fare? Mollare il posto sicuro e cercarne un altro, magari meno remunerativo, ma piuฬ€ stabile, con tutta la disoccupazione che cโ€™eฬ€ in giro? Facile a dirsi, ma per uno che eฬ€ abituato a sfrecciare libero sui mari e le montagne, mordendo allegramente i fianchi delle nuvole, non eฬ€ semplice incatenarsi a una scrivania, dentro un ufficio silenzioso, esaminando bolle di carico di miele di Corinto, fatture di corazze spartane o ricevute di vasellame miceneo.

Dopo averci pensato per lunghe notti insonni e aver subiฬ€to i rimbrotti di Eolo percheฬ, stanco e nervoso, ha sbagliato piuฬ€ volte direzione, con il risultato di far scendere lo scirocco da nord-ovest e soffiare la tramontana da sud, finalmente ABRAXAS prende una decisione.

Lโ€™unica possibile. Lโ€™unica capace di conciliare capra e cavoli, amore e libertaฬ€. Diventare profumo, ben chiuso e controllabile dentro la sua brava ampolla, dove lโ€™occhio del suocero potraฬ€ sorvegliarlo in ogni istante e libero al tempo stesso, mandando parte di se per il mondo, sulla pelle e nellโ€™olfatto di innumerevoli persone, percorrendo migliaia di chilometri in compagnia dei suoi amici venti.

E che non ci si stupisca di un cavallo che si trasforma in profumo, cosiฬ€, semplicemente.

Lโ€™abbiamo giaฬ€ detto, in mitologia si son viste cose peggiori, arcieri vigliacchi abbattere eroi invulnerabili e i minotauri abitar labirinti, allora anche un cavallo, per amore, puoฬ€ diventare quel che gli pare.

Percheฬ per amore, e solo per lui, si fa questo e altro.

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